La Storia
Nel centro storico della città vive, dal 1979, La Vacchetta Grassa, un luogo che respira e restituisce l’amore per la tradizione e la secolare lavorazione modenese della pelle conciata al vegetale (cuoio).
Nei secoli scorsi, i contadini delle vaste e faticose campagne modenesi lavoravano i campi con l'aiuto di grandi bovini (antenati della vacca di razza bianca modenese: www.consorziobiancamodenese.it ; www.fattoriacanova.it).
Le pelli di questi animali costituivano la materia prima dei conciatori che si trovavano a Modena: sin dal Medioevo, infatti, erano presenti le concerie grazie all'abbondanza di acqua (canali e fontanazzi) che scorreva in città.
Si realizzavano capi di vestiario, accessori da lavoro, corregge, guanti, maschere in cuoio massello (una testimonianza di questa attività è data dall'esistenza, in centro storico, di Via Mascherella). Questa tradizione non solo di concia, ma anche di produzione artigiana di pelletteria è proseguita nei secoli con l'apertura di aziende in grado di realizzare calzature da lavoro, accessori in pellami pregiati e in cuoio.
La nostra bottega tramanda questa eredità sin da quando Omar Baraldi, un giovane maestro d'arte della generazione creativa degli anni '70, decise di dare un nuovo significato alla secolare lavorazione del cuoio scegliendo la strada più ardua, ispirato dall’emblematico motto latino Avia Pervia presente sullo stemma della città di Modena: creare nuovi accessori di abbigliamento non realizzati su commissione, ma da lui stesso disegnati.
Questo approccio al lavoro ha dato vita a collezioni continuative di cinture, borse e portafogli che, nel tempo, hanno creato uno stile identitario e riconosciuto da cui è spontaneamente nato il marchio La Vacchetta Grassa: un marchio figlio della verità, derivata dalla valorizzazione senza compromessi della materia prima.
Alle pelli conciate al vegetale, si sono affiancati, con il trascorrere del tempo, pellami pregiati quali il pitone, il coccodrillo e la razza a concia Galuchat.
Oggi la bottega, disposta su due piani nel quattrocentesco Palazzo Barbanti Silva Bulli di Corso Canalchiaro 42/44, si trova, per scelta, nelle vicinanze del Duomo e della Torre Ghirlandina, dal 1997 dichiarati patrimonio dell'Unesco.
Al suo interno lavora la seconda generazione di artigiani del cuoio selezionati in anni di ricerche perché a loro spetta il compito di dare continuità ad una storia dalle origini antiche, una storia che profuma di riscatto, una tipica storia modenese.
AVIA PERVIA!